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Debian World

29 gennaio 2007
Beh, che dire? Tempo è passato e tante prove ho fatto, ma ora forse la mia decisione l’ho presa: opto per Ubuntu e Debian in generale.
La debian e sue derivate mi sembrano le distro meglio seguite del mondo linux, miglior supporto ed in generale sviluppo attivissimo.

Pensare che sono passato anche per Gentoo, e chi per un motivo o per l’altro si è avvicinato al mondo Gentoo sa di cosa parlo: distro da fighetti con supporto inesistente e canali irc pieni zeppi di gentaccia il cui unico scopo nella vita è quello di deridere il niubbo di turno che per curiosità cerca di installare la distro più assurda del mondo.

Per chi non sapesse cosa è una Gentoo, dico solo che si tratta di una distro che compila tutto, in pratica per installare un programma qualsiasi non esiste un pacchetto da scaricare da un repository, ma un comando “emerge” che tira fuori da un archivio i sorgenti del programma, per poi compilarli ed installarli.
Come concetto, in linea di principio non è male, in effetti si parla di costruirsi la propria distro pezzo per pezzo, ma se pensiamo che la semplice installazione di firefox prevede 15 minuti con un PC di media potenza ecco che si capisce che sarà più il tempo che si passerà a guardare la compilazione sulla shell che quello effettivamente dedicato all’utilizzo del sistema operativo.

Chiudo la parentesi Gentoo sperando di dimenticare il più presto possibile l’ambiente che la circonda.

La debian e le sue derivate danno la possibilità di attingere ai repositories (degli archivi on-line) per installare i pacchetti precompilati relativi a programmi e librerie.

L’installazione può essere eseguita da riga di comando o con opportuni tool d’installazione, tra cui spicca Synaptic, praticamente perfetto e veloce, in grado di soddisfare automaticamente tutte le dipendenze di un pacchetto che ci si accinge a installare.

L’installazione della debian è semplicissima (dopotutto oramai lo sono tutte) ed è possibile scegliere tra diversi gradi di stabilità, dalla stable alla experimental: naturalmente la release stable è davvero vecchiotta, e la experimental davvero instabile.

Una via di mezzo abbastanza sicura e tranquilla è l’installazione della release “SID” di Debian, ma se sei un vero niubbo con le palline, meglio che installi la “ETCH”.

Altro discorso per quanto riguarda la Ubuntu, caratterizzata da uno sviluppo frenetico, davvero frenetico!!! Fantastica e sempre stabilissima (o quasi) con un nuovo rilascio ogni 6 mesi, del quale è possibile seguire i vari aggiornamenti prendendo i pacchetti direttamente dal repository della prossima release.
Mi spiego meglio: la release 6.10 della ubuntu, detta “Edgy” ha i suoi repositoryes ed i suoi aggiornamenti riguardano fondamentalmente la sicurezza e la correzione di bug.
La release 7.04 detta “Feisty” sarà ufficialmente rilasciata nell’aprile del 2007, ma con opportune variazioni delle informazioni relative ai repositories da cui attingere ai pacchetti, è possibile testare ed eseguire in locale i miglioramenti e le variazioni della Feisty, aggiornando continuamente i pacchetti.
In pratica, se la spiegazione è chiara, il giorno del rilascio ufficiale non dovremo cambiare nulla, perchè avremo già una Feisty funzionantissima, identica a quella che avremmo con l’installazione da cd, ma col vantaggio che le nostre impostazioni personali ed i nostri files sono tutti dove sono sempre stati.

Tutto questo per dire cosa? Semplicemente che seguo lo sviluppo di Debian e Ubuntu che ospito sul mio PC: esatto, 3 sistemi operativi da scegliere al boot: il sempre meno utilizzato windows, debian e ubuntu.

Nei prossimi post vorrei introdurre la ricerca della configurazione ottimale per un PC, per garantire un uso ottimale.

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Ubuntu 6.06 vs Suse 10.1

30 settembre 2006

Sapete che non sono un espertone, dopotutto questo blog è nato per far incontrare chi non lo è, quindi vengo al dunque: chi meglio di un niubbo può essere l’ago della bilancia che misura l’usabilità di un sistema?

Insomma, se il niubbo s’incasina la colpa non sempre è del niubbo, questo voglio precisare, ma spesso di una programmazione mirata all’utilizzo da parte di operatori non certo niubbi.

Quindi se si hanno difficoltà ci si rivolge al supporto e qui cominciano i problemi: certe distribuzioni mirate ad un utilizzo non niubbo hanno un supporto molto scarso, visto che un “senior” difficilmente perde tempo a spiegarci come far riconoscere il nostro masterizzatore taiwanese.

Allora io considererei come parametro fondamentale la presenza di un buon supporto tecnico.

Ho installato contemporaneamente 2 distribuzioni: la Suse 10.1 e la Ubuntu 6.06 e qui le metto a confronto cominciando dal supporto:

La tanto blasonata Suse è bocciata!!! forum su SuseItalia.org scadentissimo, risposte in ritardo di settimane e spesso con atteggiamenti da saputelli che scoraggiano il nuovo venuto. Ricordiamoci che far entrare un utente nel mondo Linux non è difficile: la curiosità e la gratuità sono ottime cause, ma farcelo restare è ben più difficoltoso!!!

La Ubuntu, invece, tra le altre cose offre una chat frequentatissima, con una quarantina di utenti fissi, tra cui un bel po’ preparati e molto disponibili, tra le altre cose non c’è un filtro “anti-parolaccia” e nel limite del socialmente consentito è possibile parlare come ci pare (spesso le imprecazioni nascono spontanee se non si riesce a impostare una semplice stampa).

Il canale irc #ubuntu-it è sul server irc.freenode.net e iscrivendo il proprio nickname è possibile querare in pvt anche gli operatori.

Passiamo poi all’usabilità più in generale: finalmente su Suse è stato risolto il problema del download degli aggiornamenti e anche l’installazione del mitico Compiz con xgl non è tanto difficoltosa; sulla Ubuntu io personalmente non sono riuscito ad installare il compiz completamente e non riesco a farlo partire, ma pare che nel mondo compiz ci siano un bel po’ di casini, perchè è nato un nuovo ceppo nel mondo dei desktop 3d: il beryl, destinato forse a sostituire il compiz, ma a tutt’oggi è considerato una beta riveduta e corretta, nulla a che vedere con un programma stabile e consigliabile.

Insomma conviene aspettare, prima di installare un qualcosa che non sarà più aggiornabile, oppure che non funzionerà più una volta aggiornato.

Non ho ancora capito se Gnome di Suse e quello di Ubuntu appartengono alla stessa generazione, infatti i menu sono completamente diversi: quello di Ubuntu forse più mirato alla personalizzazione di desktop e aspetto grafico, quello di suse più ad un discorso di rete e web.

Insomma, so che molti non saranno daccordo con questi miei commenti, ma sicuramente sono l’impressione prima che queste due distribuzioni hanno fatto su di me, quando più niubbo non sarò, probabilmente posterò una classifica più completa e dettagliata, magari ricredendomi su un bel po’ di cose.

Ora sono in procinto di installare una fedora, vedremo cosa avrà da dirci 🙂

A proposito, se si vuole vedere il beryl all’opera è possibile scaricare una live di Sabayon Linux: una distro che non conosco assolutamente, ma tutta italiana e pare che funzioni davvero bene, proviamola.

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Quando la molla scatta

27 settembre 2006

Il perchè di questo sito non lo conosco bene neanche io, ma la molla è scattata!!!

Di che molla parlo? Esattamente di quella che ti fa pensare più in grande, quella che ti porta dalla condizione di “user” a quella di potenziale “developer”, quella che un giorno ti fa rendere conto che con un PC si può fare ben altro e molto di più che chattare, navigare annoiati e scaricare lo spam (oramai è l’unico mittente).

Ebbene, il problema principale sorge nel momento in cui ti rendi conto che questo è un ritorno di fiamma: in passato (nei 16 lunghi anni in cui i polpastrelli hanno digitato di tutto) hai già avuto esperienze con Linux e con la programmazione, eri un mago del Turbo Pascal ed il tuo Amstrad 1512 senza HardDisk, ma con 2 lettori floppy da 5,25″ faceva scintille sotto le tue dita!

Poi Windows XP…..che mondo meraviglioso, faceva tutto da solo, ma quanto dipendente eri dai suoi aggiornamenti, dai suoi casini, dalla sua continua richiesta di hardware più potente!!!

Torni ad affacciarti sul mondo Linux e, sorpresa delle sorprese, è tutto cambiato, diverso, dalle 2 distribuzioni che conoscevi ne sono nate altre centinaia, addirittura ora è possibile installarlo su una chiavetta USB da portare sempre con se, allora lo installi: tipico doual-boot (non si può abbandonare Windows di botto: bisogna “migrare”) ed ecco che cominciano i casini!!!

Sono 16 lunghi anni che sei davanti a quel monitor, su quella tastiera, eri convinto di essere un mago dell’informatica e ti ritrovi a ricoprire un nuovo ruolo: sei un “NEWBE”!!!

“Eh, ma questi non mi fregano!!!”: cominci a “sgoogleggiare” e studi, come non hai mai fatto in vita tua (tuo padre si è rovinato per farti laureare e non hai neanche terminato gli studi!) eppure cominci a capirci qualcosa …. ma allora non è impossibile!!!

Ritrovarsi a 34 anni suonati a “ricominciare da capo”, ma con lo spirito che animava l’utilizzatore di quell’Amstrad 1512, quando internet cominciava a muovere i primi passi nelle case della “gente comune”…. è fantastico!

Allora ecco il perchè di questo sito: ci sarà pure qualcuno in giro nelle mie stesse condizioni!

Ebbene, questo è l’angolo sperduto del WEB in cui si incontrano, per trovare una spalla su cui piangere, oppure per trovare risposte (bah, ci credo poco) tutti i Newbe felici di esserlo, spinti dalla molla della conoscenza che anima le loro notti davanti al monitor e ad una enorme tazza di ottimo caffè

Venite a trovarmi su bigo72.com