La debian e sue derivate mi sembrano le distro meglio seguite del mondo linux, miglior supporto ed in generale sviluppo attivissimo.
Pensare che sono passato anche per Gentoo, e chi per un motivo o per l’altro si è avvicinato al mondo Gentoo sa di cosa parlo: distro da fighetti con supporto inesistente e canali irc pieni zeppi di gentaccia il cui unico scopo nella vita è quello di deridere il niubbo di turno che per curiosità cerca di installare la distro più assurda del mondo.
Per chi non sapesse cosa è una Gentoo, dico solo che si tratta di una distro che compila tutto, in pratica per installare un programma qualsiasi non esiste un pacchetto da scaricare da un repository, ma un comando “emerge” che tira fuori da un archivio i sorgenti del programma, per poi compilarli ed installarli.
Come concetto, in linea di principio non è male, in effetti si parla di costruirsi la propria distro pezzo per pezzo, ma se pensiamo che la semplice installazione di firefox prevede 15 minuti con un PC di media potenza ecco che si capisce che sarà più il tempo che si passerà a guardare la compilazione sulla shell che quello effettivamente dedicato all’utilizzo del sistema operativo.
Chiudo la parentesi Gentoo sperando di dimenticare il più presto possibile l’ambiente che la circonda.
La debian e le sue derivate danno la possibilità di attingere ai repositories (degli archivi on-line) per installare i pacchetti precompilati relativi a programmi e librerie.
L’installazione può essere eseguita da riga di comando o con opportuni tool d’installazione, tra cui spicca Synaptic, praticamente perfetto e veloce, in grado di soddisfare automaticamente tutte le dipendenze di un pacchetto che ci si accinge a installare.
L’installazione della debian è semplicissima (dopotutto oramai lo sono tutte) ed è possibile scegliere tra diversi gradi di stabilità, dalla stable alla experimental: naturalmente la release stable è davvero vecchiotta, e la experimental davvero instabile.
Una via di mezzo abbastanza sicura e tranquilla è l’installazione della release “SID” di Debian, ma se sei un vero niubbo con le palline, meglio che installi la “ETCH”.
Altro discorso per quanto riguarda la Ubuntu, caratterizzata da uno sviluppo frenetico, davvero frenetico!!! Fantastica e sempre stabilissima (o quasi) con un nuovo rilascio ogni 6 mesi, del quale è possibile seguire i vari aggiornamenti prendendo i pacchetti direttamente dal repository della prossima release.
Mi spiego meglio: la release 6.10 della ubuntu, detta “Edgy” ha i suoi repositoryes ed i suoi aggiornamenti riguardano fondamentalmente la sicurezza e la correzione di bug.
La release 7.04 detta “Feisty” sarà ufficialmente rilasciata nell’aprile del 2007, ma con opportune variazioni delle informazioni relative ai repositories da cui attingere ai pacchetti, è possibile testare ed eseguire in locale i miglioramenti e le variazioni della Feisty, aggiornando continuamente i pacchetti.
In pratica, se la spiegazione è chiara, il giorno del rilascio ufficiale non dovremo cambiare nulla, perchè avremo già una Feisty funzionantissima, identica a quella che avremmo con l’installazione da cd, ma col vantaggio che le nostre impostazioni personali ed i nostri files sono tutti dove sono sempre stati.
Tutto questo per dire cosa? Semplicemente che seguo lo sviluppo di Debian e Ubuntu che ospito sul mio PC: esatto, 3 sistemi operativi da scegliere al boot: il sempre meno utilizzato windows, debian e ubuntu.
Nei prossimi post vorrei introdurre la ricerca della configurazione ottimale per un PC, per garantire un uso ottimale.